Anche l’università di Bari partecipa alla campagna BDS!

IL RETTORE BRONZINI ANNUNCIA LE SUE DIMISSIONI DALLA FONDAZIONE MED-OR E APRE AL POSSIBILE RITIRO DEGLI ACCORDI CON ISRAELE E L’INDUSTRIA BELLICA

Giovedì 7 marzo nell’atrio dell’Ateneo di Bari si è tenuto l’incontro pubblico con il Rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini sul tema degli accordi e contratti di cooperazione stipulati dall’Università di Bari con l’industria bellica, la marina militare, la Nato e istituti israeliani.

L’incontro è stato ottenuto dopo una mobilitazione avviata da tempo dai collettivi degli studenti – in particolare “Cambiare Rotta” – per rescindere gli accordi e por fine alla complicità dell’Uniba con la filiera di guerra, morte e miseria. 

Studentesse e studenti hanno presentato ed esposto al Rettore un articolato e particolareggiato dossier, hanno manifestato la loro netta contrarietà alla militarizzazione dell’Università, all’uso dell’Università ai fini dell’industria bellica, e hanno ribadito la richiesta di troncare al più presto i rapporti con gli istituti di Israele legati all’industria di guerra e di morte: solo da ottobre 2023 l’attacco israeliano sulla Striscia di Gaza ha provocato oltre 30mila morti e 70mila feriti, ha distrutto ospedali, scuole, chiese e il 90% delle abitazioni, costringendo manu militari 2 milioni di persone a spostarsi in una ristretta area presso il valico di Rafah, senza cibo, acqua, medicine, né un tetto. È in corso un genocidio, su cui la Corte internazionale di Giustizia – su iniziativa del SudAfrica – ha avviato la procedura. 

A conclusione dell’incontro di due ore, con alcuni momenti di serrato ma sempre ragionato confronto, il Rettore ha annunciato che si dimetterà dal comitato scientifico della Fondazione Med-Or, legata alla società produttrice di armi Leonardo SpA, e che investirà tutti gli istituti e organi dell’università statale UNIBA, fino al Senato accademico, per esaminare la richiesta avanzata dai collettivi degli studenti di rescissione degli accordi con istituti di Israele e l’industria bellica.

È un primo successo della mobilitazione degli studenti, grazie alla quale anche l’Università di Bari partecipa alla campagna internazionale BDS (Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni contro Israele), per contribuire all’isolamento internazionale dello Stato nato sulla base della pulizia etnica del popolo palestinese (come ha puntualmente e dettagliatamente denunciato in un coraggioso lavoro del 2006 lo storico ebreo Ilan Pappé).

I collettivi degli studenti si preparano ora ad intensificare e allargare la loro mobilitazione perché gli impegni presi dal Rettore siano rispettati e tutti gli organi dell’università si pronuncino per la rescissione degli accordi con Israele e l’industria bellica. 

Sull’iniziativa del 7 marzo a Bari, leggi anche l’articolo dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università: https://osservatorionomilscuola.com/2024/03/08/successo-petizione-osservatorio-bronzini-rettore-uniba-annuncia-dimissioni-da-fondazione-med-or/ 

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